Abbiamo trovato la nostra ispirazione

Vogliamo essere concreti, come il vino che riempie i calici di aromi, ma desideriamo anche parlare al cuore. Trasferire emozioni, sensazioni e ricordi che evochino le sfumature e i profumi del Friuli.
Aganis è una nuova idea di vino e un nuovo progetto di cantina in grado di unire innovazione e tradizione, ambiente e sostenibilità, con l'obiettivo di raccontare le innumerevoli sfumature del Friuli.

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I nostri vini

  • FLÔR "fiore" Malvasia Autoctoni
  • INCJANT "incanto" Friulano Autoctoni
  • DI FLABE “da fiaba” Ribolla Gialla Autoctoni
  • PO’ FOLC “e poi il fulmine” Refosco dal Peduncolo Rosso Autoctoni
  • PETEÇ “chiacchiera" Ribolla Gialla Brut Spumanti
  • SLUSINT “brillante” Pinot Nero Rosé Brut Spumanti
  • Chardonnay Chardonnay Internazionali
  • Sauvignon Sauvignon Internazionali
  • Pinot Grigio Pinot Grigio Internazionali
  • Merlot Merlot Internazionali
  • Cabernet Sauvignon Cabernet Sauvignon Internazionali
  • Vignaioli per nascita

    L’azienda agricola Aganis è custode di una tradizione, quella del vino.
    Siamo Simone, Alessio e Fabio. Siamo tre fratelli e la nostra famiglia è da sempre legata alla viticoltura.
    Arrivati a Treppo Grande abbiamo conosciuto le Agane (in friulano aganis), “spiriti” dei corsi d’acqua, protettrici di pescatori e agricoltori e guardiane della memoria di questo angolo d’Italia.
    Ce ne siamo subito innamorati.

  • I nostri luoghi

    Noi siamo Aganis.
    Un tuffo nelle acque limpide che zampillano tra le rocce delle colline moreniche, fin giù nella valle del Cormôr.
    Oppure un volo leggero tra le fronde dei frassini o dei “morâr”, sul dorso del vento dell’est. E poi il profumo dei prati in primavera tra pratoline, viole e anemoni gialli.
    Il nostro sguardo si allunga verso l’orizzonte, ai piedi delle Alpi Giulie, e abbraccia i nostri 15 ettari di boschi e i 22 di vigneti, tra corsi d’acqua e borghi incantevoli.

  • Una terra magica

    Dobbiamo ricordare a noi stessi che siamo in una terra preziosa,
    ma anche misteriosa, da scoprire poco a poco.
    L’alternarsi di arenaria e marna, strati più duri e più teneri, ha determinato, qui, più che in qualsiasi altro luogo, le condizioni ideali per la coltivazione della vite. Il suo nome è ""ponca"".

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